Michelle Rohl, la nonna d'acciaio: 58 anni e sul podio della marcia ai Trials Olimpici statunitensi

Di Grace Goulding
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Michelle Rohl takes bronze in Women's 20k Racewalk at 2024 U.S. Olympic Team Track & Field Trials
Foto di Patrick Smith/Getty Images

Quando il nipotino di tre mesi di Michelle Rohl imparerà a parlare, le sue prime parole potrebbero essere: “Mia nonna è più forte della tua”.

Il 29 giugno, la 58enne Michelle Rohl ha conquistato i cuori di tutti i fan allo storico Hayward Field di Eugene, in Oregon, ottenendo una medaglia di bronzo ai Trials statunitensi di atletica leggera nella marcia.

Rohl, la marciatrice più anziana a partecipare alla competizione quest’anno, ha terminato la gara di 12,4 miglia in 1 ora e 42 minuti.

La cinquantottenne ha una ricca storia nell’atletica, avendo già rappresentato gli Stati Uniti ai Giochi di Barcellona 1992, Atlanta 1996 e Sydney 2000, dove ha gareggiato in diversi eventi, tra cui la marcia 10km e 20km. Si è classificata rispettivamente al 20°, 14° e 17° posto e, sebbene non abbia ottenuto una medaglia in quelle edizioni dei Giochi Olimpici, la sua perseveranza e la sua passione per questo sport l’hanno mantenuta in piena forma.

Nel 2004, Rohl si è ritirata dalle competizioni per dedicarsi all’educazione dei figli, ma non ha mai smesso di marciare. Ora, un nipote, cinque figli e 24 anni dopo, Rohl è tornata di nuovo sul podio.

“Ai miei primi Olympic Trials, nel ’92, sono arrivata terza e all’epoca avevo un bambino. Ora ho un nipotino e sono di nuovo terza. Ho pensato che fosse una bella coincidenza”, ha dichiarato Rohl a Olympics.com.

Anche se Rohl non ha raggiunto il minimo per la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, la quattro volte Campionessa statunitense ha incarnato un messaggio potente: la tua carriera è finita quando tu dici che è finita.

Foto di Jed Jacobsohn /Allsport/Getty

Il marito Michael Rohl: “Non ho mai conosciuto nessuno che fosse forte mentalmente come lei”

Il primo nipote di Michelle Rohl, Peter, è nato a marzo. Un mese dopo, Rohl, alle Penn Relays, ha stabilito il record del mondo di marcia nei 3.000 e 5.000 metri per la sua fascia d’età.

Oltre a destreggiarsi tra i ruoli di madre e nonna, Rohl si allena quotidianamente, totalizzando 45 miglia a settimana a un ritmo di 8 minuti al miglio. Negli ultimi anni ha superato diversi infortuni, tra cui una commozione cerebrale nel 2023 a causa di un incidente di gara e una frattura del mento, appena qualche settimana fa.

Riflettendo sul suo ritorno all’agonismo, Rohl ha dichiarato a Olympics.com: “Qualche anno fa mi sono presa una pausa quando avevo cinque figli ed ero anche la loro insegnante a casa. Non stavo gareggiando, ma ho visto il mio allenatore e gli detto che avrei voluto allenarmi di nuovo per gli 800. Lui mi ha scritto un programma di allenamento e a luglio ero già ai Masters Nationals e ho vinto. Devi solo decidere di allenarti di nuovo seriamente e scendere in campo ogni giorno”.

La gara all’Hayward Field di Eugene, in Oregon, è stata una vera e propria dimostrazione di questa mentalità. E quando ha tagliato il traguardo, la folla è esplosa in un applauso incontenibile per celebrare la sua straordinaria carriera.

“Non ho mai conosciuto nessuno che fosse mentalmente forte come lei,” ha detto Michael, il marito di Rohl. “Le piace correre, le piace competere ed è uno stile di vita per entrambi. La rende felice e io sono felice di essere al suo fianco”.

La prossima sfida per questa super-nonna saranno i Campionati mondiali master di atletica leggera, che si terranno dal 13 al 25 agosto in Svezia.

Foto di Tim de Frisco /Allsport