Martina Maggio al primo Mondiale senior della carriera: a Liverpool 2022 sulla scia della rinascita da capitana in pectore

Martina Maggio, a 21 anni, è oggi la veterana delle Fate azzurre, la squadra di ginnaste italiane impegnate in questi giorni a Liverpool per la rassegna iridata 2022. E nonostante l'atleta di Villasanta sia una leader naturale con il dono istintivo di fare squadra, quello inglese sarà il primo Mondiale senior della sua vita. Pur non essendo la partenza più fortunata per la squadra italiana (assenti le medaglie europee in carica Alice D'Amato e Angie Andreoli, mentre Vanessa Ferrari si è presa una pausa post Tokyo 2020), Maggio è fermamente decisa a dare continuità più agli alti che ai bassi della sua traiettoria professionale.

6 minDi Gisella Fava e Alessandro Poggi | Created 28 October 2022
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(© Simone Ferraro FGI)

Sono passati ormai sei anni da quando Martina Maggio (2001) è salita alla ribalta della ginnastica internazionale, quando si è messa al collo l'oro nel volteggio ai Campionati europei juniores del 2016 a Berna, in Svizzera.

Nel 2019 sarebbe arrivato un altro salto di qualità, con il bronzo ai Campionati del mondo del 2019 a Stoccarda, in Germania, vissuti da lei come riserva.

La prima partecipazione Olimpica ha avuto il sapore agrodolce di chi si è fermato ad appena un passo dalla gloria: Tokyo 2020 si è conclusa con un quarto posto per le Fate, ma una prova che le ha definitivamente annesse alla ristretta cerchia delle migliori squadre al mondo dell'ultimo quadriennio Olimpico (insieme a Stati Uniti, Brasile, Cina e Giappone).
Ma non ci sono luci della ribalta senza le ombre dei momenti no. E per la ginnasta azzurra sono coincisi con due infortuni fisici che l'hanno tenuta lontana dagli attrezzi e dalle competizioni.

Nell'agosto 2017, durante un allenamento al corpo libero, ha subito una lussazione della rotula del ginocchio destro che le ha impedito di partecipare ai Campionati del Mondo 2017 a Montreal, in Canada, tenedola fuori dai giochi per quasi un anno.

Tornata a gareggiare nel 2018, a luglio dello stesso anno si è nuovamente infortunata allo stesso ginocchio, eseguendo un doppio avvitamento al volteggio, in palestra, sventura che le ha impedito di partecipare ai Campionati europei del 2018 a Glasgow, in Scozia.

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Olympics.com ha incontrato Maggio a Monaco 2022, fresca di titolo europeo a squadre e di due medaglie individuali, un evento in cui ha nettamente confermato maturità e consapevolezza del suo percorso:

"Ho sempre avuto una carriera piena di alti e bassi, e per me ci sono stati davvero dei periodi dove volevo mollare tutto perché mi succedevano le cose una dietro l'altra. Però ho pensato che ancora dovevo raggiungere tanto e dovevo fare tanto, soprattutto per me.

"E dopo tutti i sacrifici che avevo fatto, non valeva la pena mollare. Nell'ultimo anno sono riuscita a crearmi il mio mood per quando entro in gara: come cosa più importante ho quella di divertirmi, di far vedere a tutti quanto valgo e di godermi la gara attrezzo per attrezzo. Sicuramente si entra un po' con la tensione, ma non è più con quella paura di sbagliare, ma più con la convinzione e la cattiveria giusta per affrontare l'attrezzo".

La stagione della rivincita

Dopo il passaggio pirotecnico ai Giochi del Mediterraneo di Orano 2022 (3 ori e 2 argenti), i Campionati europei di Monaco di Baviera 2022 sono diventati l'ultimo scenario internazionale, in ordine di tempo, della rinascita di Maggio, grazie all'argento al corpo libero, al bronzo all around, e all'oro con la squadra:

"È stata una grande rivincita mia personale. Sicuramente arrivare all'ultimo attrezzo [dell'all around individuale] e sbagliarlo... diciamo che mi è caduto un po' il mondo addosso. Però prendere anche il bronzo per me è stato super super emozionante. Davvero non potevo essere più felice di così.

"Quando si vivono questi momenti non si sa mai come si può reagire, perché l'emozione è troppo forte. Quindi arrivare a quel punto, a quel momento preciso quando vedi il tuo nome sul podio, che sia oro, argento o bronzo, è sempre un'emozione unica. Sicuramente siamo molto giovani, abbiamo ancora tanto da imparare, però penso che pur avendo questa giovane età abbiamo vissuto cose che non avremmo mai vissuto fuori dall'ambito della ginnastica."

Leader naturale...

La posizione di Martina Maggio all'interno della squadra azzurra femminile è andata sempre di più crescendo, fino a diventare un riferimento per tutte le compagne:

"Io non mi definisco tanto leader, mi definisco una a cui piace fare squadra. Mi piace aiutare la squadra, essere di aiuto per ogni singola ginnasta. Per esempio nel caso di Angie [Andreoli], che è la più piccolina, mi piace aiutarla e starle dietro, ma vale anche per le altre ragazze.

"E mi risulta anche molto facile: è una cosa che rappresenta me, rappresenta il mio carattere. E comunque il rapporto che abbiamo noi penso che sia qualcosa di unico, quindi si crea tutto in base a questo.

_"_Sicuramente ci sono state tante cose che mi hanno aiutato a crescere, a capire veramente quanto valgo e a capire tante cose. Dagli allenatori, al fisioterapista, a tutte le mie compagne, alla mia famiglia, al mio fidanzato.

"Dietro a ogni ginnasta c'è un mondo, e sicuramente se siamo arrivate dove siamo arrivate non è solo merito nostro, ma merito di tutto il team e di tutto lo staff che abbiamo alle nostre spalle".

Chi sono stati i suoi modelli e dove ha trovato l'ispirazione per diventare la referente che oggi rappresenta per Le Fate azzurre?

_"_Non ho avuto solo una persona alla quale ispirarmi. Però sicuramente Aliya Mustafina, o comunque le grandi campionesse russe e americane. Noi abbiamo la fortuna di avere Vanessa [Ferrari] in palestra, quindi anche per noi è un grande esempio. E davvero imparare da loro e comunque provare a vivere le loro stesse emozioni è qualcosa di indescrivibile".

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...E make-up artist d'eccezione

Il tempo libero da passare fuori dalla palestra è pochissimo e rende davvero difficile la continuità della vita sociale: "Poca rispetto a una persona normale".

"Per la vita che facciamo non è così semplice, però si può fare tutto nella vita, basta volerlo.

"Sono una persona molto aperta, sono stata in grado di crearmi un gruppo di persone che sono i miei amici, crearmi una relazione con il mio fidanzato, e con la distanza, col fatto di non essere sempre presente e di essere sempre fuori casa, non è facile. Ma loro sanno la vita che faccio. Sono contenti per me, sono orgogliosi di me, quindi non potrei essere più felice di così.

"Appena posso amo andare a fare shopping... tanti vestiti, accessori, tanti trucchi. Di solito prima delle gare trucco sempre le mie compagne, ogni giorno vengono da me, ci prepariamo insieme: c'è l'addetta alle trecce, l'addetta ad altre cose...e io sono l'addetta al trucco!".

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