Lorenzo Musetti bussa alle porte della storia: supera Fritz e va ai quarti di Parigi 2024 · Tennis

Di Benedetto Giardina
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Lorenzo Musetti a Parigi 2024
Foto di 2024 Getty Images

Il muro dei quarti, eccolo qua. Per il tennis italiano, da sei edizioni consecutive dei Giochi Olimpici, equivale all'alt. Per il singolare maschile, però, mancava da 28 anni. E se i muri sono fatti per essere abbattuti, Lorenzo Musetti a Parigi 2024 vuole essere l'uomo della svolta.

Solo che i muri, per l'uomo che ha riportato l'azzurro tra i primi otto a livello Olimpico, potrebbero essere due. A separarlo dalla semifinale, infatti, troverà uno tra Alexei Popyrin e Alexander Zverev. Se dovesse essere quest'ultimo, significherebbe giocarsi la storia contro il campione Olimpico in carica, nonché numero 4 nel ranking ATP.

Non un numero buttato lì a casaccio: gli unici ad aver battuto Musetti al Roland Garros in carriera sono tutti top 5. Lo era Novak Djokovic a marzo (in un'epica battaglia notturna conclusa al quinto set) e nel 2021, lo era Stefanos Tsitsipas nel 2022 e lo era Carlos Alcaraz nel 2023.

In compenso, contro i non top 5, il carrarino ha sempre vinto sul clay parigino. Sia all'Open di Francia che ai Giochi Olimpici, dove l'ultimo ad arrendersi è stato Taylor Fritz. Come a Wimbledon giusto qualche settimana fa, lo statunitense cede il passo 6-4, 7-5.

Ora è lì, con un ultimo passo da compiere per una semifinale che manca dal 1924, cent'anni esatti. Ma dopo la coppia Paolini/Errani nel doppio femminile e quella Errani/Vavassori nel misto (fermatasi ad un match point dalla semifinale, sconfitta da Koolhof/Schuurs al super tie break), l'Italia priva di Jannik Sinner trova anche Muso ai quarti di finale, in missione contro il destino.

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È arrivato in Francia praticamente senza dormire - o quasi - dopo aver giocato una finale a Umago e in due set (6-1, 6-4) ha avuto la meglio sul beniamino di casa Gael Monfils. Poi, una battaglia sotto il sole cocente per superare l'argentino Mariano Navone. Ma il Lorenzo Musetti dell'ultimo mese è tutto fuorché un tennista disposto a frenare.

Taylor Fritz lo sapeva già, perché è stato lui ad arrendersi quando in palio c'era una semifinale Slam, quella di Wimbledon giusto qualche settimana fa. Ma l'erba è una cosa, la terra è un'altra. O forse no?

Sul court 14 del Roland Garros verrebbe di dire che no, la storia è proprio la stessa.

Parte freddo l'azzurro, tra le difficoltà in risposta e il break immediato di Fritz, che limita i game a pochissimi scambi quando va al servizio. È il suo punto di forza, ma quando Musetti trova il primo ace servendo da 1-4, l'inerzia del match cambia.

Il carrarino tiene la battuta e poco dopo, alla prima occasione, riequilibra i conti. Il gioco dello statunitense si incarta, subisce il break del sorpasso, con Musetti che serve per il set. La palla decisiva se la costruisce col secondo ace di giornata, poi con la seconda costringe Fritz ad una risposta troppo profonda: cinque game vinti di fila, da 1-4 a 6-4.

Nel secondo set regna un sostanziale equilibrio, punti alla mano. Musetti prova a variare i colpi e gli riesce bene, perché quando gioca corto, Fritz quasi nemmeno accenna ad andare a rete. Però il tennista degli USA è concreto quando serve e rimane aggrappato alla partita.

Il primo drop sbagliato da Musetti non compromette granché, è l'unico punto concesso nel game del 4-4. La pressione è tutta sul californiano che apre con un ace centrale un turno di servizio cruciale: quello del 5-4, che sposta il peso sulle spalle dell'azzurro. E si vede, perché va sotto 0-30, ma scarta un regalo di Fritz (che spedisce in rete un dritto apparentemente agevole) e non concede break.

La palla break, invece, se la crea proprio lui col rovescio, inducendo lo statunitense all'errore del 40-30. Scambio lungo e più si allunga, più si apre la breccia per Musetti, che arriva ancora con un passante fuori misura di Fritz.

È 6-5 per Muso, che serve per i quarti: commette un doppio fallo avanti 15-0, la parità permane sul 30-30, ma poi trova il servizio vincente per il match point. Lorenzo Musetti è ai quarti di Parigi 2024, un traguardo che il tennis maschile italiano ha raggiunto solo tre volte nella storia: ad Atlanta 1996 con Renzo Furlan e a Seul 1988 con Paolo Canè la corsa si arrestò lì, nel 1924 invece arrivò l'unica medaglia, il bronzo di Umberto de Morpurgo.

Anche allora, come oggi, si giocava a Parigi. Se Musetti vuole credere nelle coincedenze...

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