Giro d'Italia 2024 · La diciassettesima tappa del 22 maggio, in pillole

Di Benedetta Acri e Luca Lovelli
16 min|
Tadej Pogacar - Giro d'Italia 2024 - Lasa-Santa Cristina Valgardena
Foto di LaPresse

Di tappa in tappa: com'è andata la sedicesima tappa del Giro 2024

Continua il dominio di Tadej Pogacar al Giro d'Italia 2024. La stella dell'UAE Team Emirates si impone alla Lasa-Santa Cristina Val Gardena (inizialmente Livigno-Santa Cristina Val Gardena, prima delle modifiche al percorso), valevole per la sedicesima tappa della Corsa Rosa. Una frazione positiva anche per gli italiani, con quattro piazzamenti in top 10 nella giornata di oggi, martedì 21 maggio.

Non sono stati pochi gli imprevisti e i colpi di scena, dettati dal maltempo e dalle prese di posizione dei corridori.

A causa delle condizioni meteo avverse, con tanto di neve nella località di partenza, si è dapprima riunita la commissione Extreme Weather Protocol per decidere sulle condizioni della tappa.

Come riportato da una nota ufficiale dell'organizzazione, gli addetti ai lavori avevano inizialmente optato per la creazione di una zona di parcheggio sulla cima del Giogo di Santa Maria (dopo 50.2km) per dare ai ciclisti l’opportunità di cambiarsi l’abbigliamento, con neutralizzazione della corsa per 3 minuti.

Vista la contrarietà degli atleti, la commissione ha poi optato per la neutralizzazione della frazione fino a un luogo nel quale fossero soddisfatte le condizioni di sicurezza.

"All'interno della riunione, si era concordato di muovere la corsa da Livigno con una sfilata cittadina - si legge ancora nel comunicato -. Nonostante fosse stato raggiunto un accordo, i partecipanti non si sono presentati alla partenza".

La gara è poi partita da Lasa alle 14,25, in Val Venosta, senza il passaggio sull'Umbrailpass (2.489 metri) che negli scorsi giorni era stata designata come nuova Cima Coppi, ovvero la salita più alta della rassegna, dopo la cancellazione del Passo dello Stelvio. Di fatto, della tappa odierna non sono stati percorsi i primi 84km previsti dal programma originario.

Ai nastri di partenza non si presentano il belga Jenthe Biermans (Arkéa-B&B Hotels) e l'olandese Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe). Subito dopo l'avvio, viene annunciato anche l'abbandono del francese Benjamin Thomas, vincitore della quinta tappa con la sua Cofidis.

Il freddo è pungente e la pioggia non aiuta di certo. In avvio si fa notare un quartetto formato da Davide Ballerini (Astana Qazaqstan), Andrea Piccolo (EF Education-EasyPost), Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep) e Mirco Maestri (Team Polti Kometa), che accumula un vantaggio di oltre un minuto e mezzo sugli inseguitori quando mancano 70km al traguardo.

Allo sprint di Bolzano, posto a 45km dall'arrivo, è Ballerini a precedere Maestri e Piccolo. Nel frattempo, si ritira anche l'olandese Julius van den Berg (Team DSM - Firmenich Postnl).

La strada inizia a salire e Alaphilippe alza il ritmo, con Piccolo che si stacca e viene ripreso. Il francese, vincitore della dodicesima tappa, a 28 km dall'arrivo è in testa da solo con 1.45 sul gruppo e si prende l'Intergiro di Fiè allo Sciliar.

Dopo aver scollinato in testa il Passo Pinei, Alaphilippe affronta la discesa prima della scalata del Monte Pana con una decina di secondi di vantaggio su Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), Christian Scaroni (Astana Qazaqstan) e Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e una quarantina sul peloton.

I quattro si ritrovano poi insieme a 3km dall'arrivo, con il francese che perde terreno poco dopo. Il vantaggio sul gruppo Maglia Rosa è di 30 secondi.

Quando mancano 1500 metri, Pellizzari lascia sul posto Costiou e prova l'azione in solitaria. Pogacar, intanto, stacca il resto del gruppo e si lancia all'inseguimento dell'italiano. A 700 metri dalla fine, lo sloveno completa il sorpasso.

Il leader della graduatoria generale non fa sconti a nessuno e taglia il traguardo in prima posizione per la quinta volta in questa edizione. Dietro di lui, Pellizzarri e il colombiano Daniel Martínez (Bora-hansgrohe). Dopo l'arrivo, Pogacar regala la sua Maglia Rosa al secondo classificato come segno di grande sportività.

Il Campione classe 1998, bronzo Olimpico a Tokyo 2020, è il secondo a vincere cinque tappe all'esordio al Giro dopo il belga Freddy Maertens nel 1977, che ne conquistò 7.

"La Movistar ha spinto e ha chiuso la fuga. Nel finale siamo andati molto forte. Pellizzari oggi avrebbe voluto vincere, ma sono felicissimo per il suo secondo posto - dichiara il vincitore al traguardo -. Mi ha mostrato una foto che abbiamo scattato insieme nel 2019 e ora l'ho ritrovato qui in gruppo. Gli auguro di poter vincere una gara questa settimana. La scelta di spostare la tappa è stata perfetta. Tutti devono essere soddisfatti".

Risultati e ordine d'arrivo 21 maggio del Giro 2024: Primi 10 classificati nella tappa 16

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in 2h49’37”
  2. Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) + 00.16
  3. Daniel Martínez (Bora-hansgrohe) s.t.
  4. Christian Scaroni (Astana Qazaqstan) + 00.31
  5. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) + 00.33
  6. Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) + 00.38
  7. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) + 00.39
  8. Michael Storer (Tudor) + 00.42
  9. Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels) s.t.
  10. Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) + 00.45

Classifica generale Giro 2024: top 5 | Risultati aggiornati al 21 maggio

  1. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in 59:01:09
  2. Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) + 7.18
  3. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) + 7.40
  4. Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale) + 8.42
  5. Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) + 10.09

Tappa 17 Giro 2024: mercoledì 22 maggio, Selva di Val Gardena-Passo Brocon, 159 km (alta montagna) ⭐⭐⭐⭐⭐

Descrizione

Tappa di montagna breve e intensa. Dopo il passaggio sul Passo Sella e la discesa lungo le valli di Fassa e di Fiemme fino a Predazzo, si concatenano salite e discese impegnative senza soluzione di continuità. Si scala il Passo Rolle seguito dal Passo Gobbera e dopo Canal San Bovo la prima scalata al Passo Brocon dal versante Nord. Passaggio accanto alla zona di arrivo e discesa ampia e veloce fino a Castello Tesino e Pieve Tesino dove inizia la ripida salita finale.

Dati tecnici

  • Distanza: 159km
  • Dislivello: 4.200m
  • Punti chiave: Passo Sella, Passo Rolle, Passo Gobbera, Passo Brocon
  • Ultimi km: in salita. La parte ripida dell’ultimo GPM termina a 2 km con pendenze superiori al 10%. Seguono tratti quasi piani e tratti in salita. Ultimi 500 m in leggera ascesa. Rettilineo finale di 100 m su asfalto di larghezza 6 m.

Orario Giro 2024, 22 maggio

  • Partenza: 12:25 circa
  • Arrivo: 16:53 circa

Se vuoi sapere com'è andata la tappa 15, QUI la sintesi di Olympics e la descrizione della tappa 16.

Fuori Giro 2024: Selva di Val Gardena-Passo Brocon, curiosità dalle terre della tappa

La diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2024 attraverserà il Trentino-Alto Adige, immersa in un paesaggio mozzafiato.

Dopo il 2017, la Corsa Rosa torna in Val Gardena, che ha avuto l’onore di ospitarlo per ben nove volte di cui la prima nel 1940.

Selva di Val Gardena è la città di partenza: rinomata località di villeggiatura estiva e invernale immersa nelle Dolomiti, è famosa anche per la pratica di molti sport outdoor (ciclismo, mountain bike, escursioni, arrampicata, corsa, sci e sport invernali).

Sono numerosissimi gli sportivi di talento nati e cresciuti tra queste montagne: la Val Gardena è terra di campioni.

Tra gli atleti originari e/o residenti a Selva troviamo Carlo Senoner, ex sciatore alpino, oro mondiale nello slalom speciale a Portillo 1966, partecipa a Squaw Valley 1960 e a Grenoble 1968; Nicol Delago, sciatrice alpina, partecipa a PyeongChang 2018 e Beijing 2022; Nadia Delago, sciatrice alpina, sorella di Nicol, bronzo nella discesa libera a Beijing 2022; Karla Delago, ex sciatrice alpina, zia di Nicol e Nadia, partecipa a Calgary 1988; Alex Vinatzer, sciatore alpino, 2 bronzi mondiali (gara a squadre a Åre 2019; slalom speciale a Courchevel/Meribel 2023), partecipa a PyeongChang 2018 e Beijing 2022; Alex Insam, saltatore con gli sci, partecipa a PyeongChang 2018; Evelyn Insam, sorella di Alex, ex saltatrice con gli sci, partecipa a Soči 2014 e PyeongChang 2018; Peter Runggaldier, ex sciatore alpino, vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nel 1995 e argento mondiale (discesa libera a Saalbach-Hinterglemm 1991), partecipa a Lillehammer 1994 e Nagano 1998.

Tra gli sportivi della Val Gardena ci sono anche Lara Malsiner, saltatrice con gli sci, partecipa a PyeongChang 2018; Jessica Malsiner, sorella di Lara, saltatrice con gli sci, partecipa a Beijing 2022; Manuela Malsiner, sorella di Lara e Jessica, ex saltatrice con gli sci, partecipa a PyeongChang 2018; Elena Runggaldier, ex saltatrice con gli sci, argento mondiale (trampolino normale a Oslo 2011), partecipa a Soči 2014 e PyeongChang 2018; Aaron Kostner, combinatista nordico, partecipa a PyeongChang 2018.

Isolde Kostner merita una menzione a parte. È tra le sciatrici alpine italiane più vincenti della storia, con 15 affermazioni in Coppa del mondo, due Coppe del mondo di discesa libera, tre medaglie Olimpiche (due bronzi a Lillehammer 1994 in discesa libera e supergigante e un argento in discesa libera a Salt Lake City 2002), tre iridate (due ori in supergigante a Sierra Nevada 1996 e supergigante a Sestriere 1997; un argento in supergigante a Sankt Anton am Arlberg 2001) e vari altri successi prestigiosi a livello nazionale e internazionale. Fu portabandiera per l'Italia durante la Cerimonia di Apertura di Salt Lake City 2002 ed è stata detentrice del primato del numero di podi conquistati in Coppa del mondo da un'italiana (51) fino al 15 gennaio 2023, quando è stata superata da Federica Brignone (56); partecipa a Lillehammer 1994, Nagano 1998, Salt Lake City 2002 e Torino 2006 (il 26 febbraio 2006 sfilò in abito nuziale nel corso della Cerimonia di Chiusura, spegnendo la Fiamma Olimpica).

Quella dei Kostner è una delle famiglie sportive più importanti d'Italia: Carolina Kostner, cugina di Isolde, pattinatrice su ghiaccio, è vincitrice della medaglia di bronzo a Soči 2014, Campionessa iridata 2012, medagliata altre cinque volte ai Campionati del mondo (2008 e 2013 argento; 2005, 2011 e 2014 bronzo), cinque volte Campionessa continentale (2007, 2008, 2010, 2012, 2013), medagliata altre sei volte agli Europei (argento nel 2009 e nel 2011, bronzo nel 2006, 2014, 2017 e 2018), vincitrice della Finale del Grand Prix di pattinaggio di figura 2011, ha concluso tre stagioni consecutive (2010-2011, 2011-2012 e 2012-2013) come prima al mondo nella classifica dell'ISU. È stata portabandiera dell'Italia nella Cerimonia di Apertura di Torino 2006 e ha partecipato anche a Vancouver 2010 e PyeongChang 2018.

L'arrivo della tappa sarà al Passo Brocon, che mancava dal Giro dal lontano 1956. Prima, i ciclisti dovranno però superare il Passo Sella a 2.244 metri.

Giro d'Italia, vincitore tappa con transito sul Passo Brocon

  • Giro d'Italia 1956, 21ª tappa: Merano-Monte Bondone · Charly Gaul (LUX)

Giro 2024: i punti chiave dell'edizione 107

  • Il percorso del Giro d'Italia 2024 prevede due cronometro individuali, di cui la prima venerdì 10 maggio da Foligno e Perugia (40,6 km con salita finale fino in centro città) e la seconda sabato 18 maggio da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda (31,2 km per specialisti, con seconda parte quasi sempre in leggera discesa)

  • Cinque tappe per gli scalatori: la 8ª Spoleto-Prati di Tivo (picco del 12% di pendenza in avvio a Sant'Anatolia di Narco e a 6 km dal traguardo a Pietracamela), la 15ª Manerba del Garda-Livigno (picco del 16% durante la scalata verso la vetta del Mortirolo), la 16ª Livigno-Santa Cristina Val Gardena (strappo finale al 16%), la 17ª Selva di Val Gardena-Passo Brocon (picco del 13% nella salita finale verso l'arrivo) e la 20ª Alpago-Bassano del Grappa (picco del 17% nella scalata verso la cima del Monte Grappa). Nella seconda frazione, di media montagna, i corridori arriveranno al Santuario di Oropa affrontando una salita al 14% di pendenza massima. Nella 19ª, ancora di media montagna, è previsto un arrivo in salita a Sappada con picco di pendenza del 15% durante la scalata verso Cima Sappada

  • La Cima Coppi - la salita più alta della Corsa Rosa - era prevista all'inizio della 16ª tappa, sul Giogo di Santa Maria/Umbrailpass (2.489 metri). In origine, prima di successive modifiche al percorso, era il Passo dello Stelvio (2.757 metri). A causa delle condizioni meteo sfavorevoli, anche il transito sul Giogo di Santa Maria/Umbrailpass è stato poi cancellato a poche ore dall'inizio della tappa. La nuova e definitiva Cima Coppi è il Passo Sella (2.244 metri), percorso dagli atleti mercoledì 22 maggio in occasione della frazione numero 17

  • I velocisti potranno giocarsi le loro chance in volata nella tappa 11, la Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare, nella 13, la Riccione-Cento, nella 18, la Fiera di Primiero-Padova, e nella frazione conclusiva, con partenza e arrivo nella capitale

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