Gangwon 2024, Giorgia Collomb sulle orme di Federica Brignone: "Se qualcosa mi piace, mi butto e do il massimo"

L'amicizia con Federica Brignone, l'amore per gli sci e per l'idolo Lindsey Vonn, ma anche una carica infinita in tutte le gare: Giorgia Collomb, argento nella combinata ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024, si racconta a Olympics.com.

6 minDi Alessandro Poggi e Benedetto Giardina
Giorgia Collomb
(Handout image supplied by OIS/IOC. Olympic Information Services OIS.)

Mollare? Una parola che nel vocabolario di Giorgia Collomb non esiste. E ne ha dato prova ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024.

L’argento con cui è salita sul secondo gradino del podio è arrivato in combinata, dopo aver chiuso al 13° posto la manche in super-G, riuscendo in una spettacolare rimonta in slalom.

La sua è l’ottava medaglia per l’Italia a Gangwon 2024, nel giro di tre giorni. Un risultato che già permette al team azzurro di migliorare quanto fatto a Losanna 2020.

“Ci voleva, è una bella cosa soprattutto per l’umore. Sapevo di saper fare le cose, assolutamente, però arrivare e dare il meglio non è mai facile. Tutto sommato ho fatto una buonissima manche in slalom, in super G magari così così, però nello slalom ho sentito di aver dato tutto”.

Il segreto della 17enne valdostana, sempre che di segreto si possa parlare, è proprio questo: “In partenza sapevo di avere abbastanza distacco, però ho pensato che tanto non avevo niente da perdere, dovevo dare il massimo”.

Lo ha fatto e con un tempo di 50.85 ha chiuso davanti a tutte nello slalom, quanto basta per piazzarsi seconda in assoluto (1:48.36) alle spalle dell’austriaca Maja Waroschitz, che ha vinto l’oro in 1:47.96. Terza la tedesca Romy Ertl in 1:48.82.

“In queste gare, come in nessuna, non c’è da tenere, c’è da dare sempre il massimo. L’importante è sempre provarci”.

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Giorgia Collomb: da La Thuile seguendo la scia di Federica Brignone

Dalla Val d’Aosta, più precisamente da La Thuile, il carattere e la grinta sono la carica quotidiana di Giorgia Collomb da 17 anni sulla neve.

“Ho quasi iniziato a sciare prima di iniziare a camminare”, racconta l’azzurra a Olympics.com prima del suo esordio ai Giochi Olimpici Giovanili di Gangwon 2024.

“Ho una foto dei miei primi sci che tengo sempre come segnalibro, ma in realtà li ho a casa, non avevano neanche gli attacchi e si mettevano nelle scarpe”.

Ma è quel legame con La Thuile che svela un filo conduttore con un’altra grandissima dello sci italiano: Federica Brignone, che con Giorgia fa “sempre da mamma”. “La conosco da quando sono bambina, girando in valle ci incontravamo e spesso ci siamo anche allenate insieme”.

“Tutte le volte è molto carina, mi dà sempre consigli e quando ero piccola, ricordo, una volta le sono addirittura saltata in braccio”.

Nell’argento in combinata di Gangwon, la stessa specialità in cui Brignone ha conquistato il bronzo a Beijing 2022, si è visto un tratto caratteristico della primatista di podi in Coppa del Mondo dello sci italiano: “È una persona che non molla, è perseverante, non c'è niente da fare, non è mai finita una cosa, non è mai finita una gara, è sempre tutto aperto, c’è sempre da dare il massimo e per questo mi piace molto”.

(Archivio privato)

Dagli inizi fino a Gangwon 2024: l'amore di Giorgia Collomb per lo sci

Sportiva a tutto tondo sin da bambina, tanto da aver praticato altre discipline anche non invernali (tra cui scherma e pallavolo), per Collomb la scintilla con gli sci è scattata da giovanissima.

“Penso a sette anni, facevo sia pattinaggio che sci e allora i miei genitori mi han detto di scegliere. Ho scelto di sciare e da lì ho iniziato a prenderla seriamente, iniziando a fare le gare”.

Un percorso fatto di emozioni, con i primi risultati da ricordare: “Quando da categoria Children ho vinto l'Internazionale dell'Alpe Cimbra Folgaria è stato un bel momento. Me lo ricordo, era arrivato papà alla fine del tracciato e mi aveva abbracciato fortissimo. Eravamo emozionati perché era la prima volta che lo vincevo, ero sempre lì, però non ero mai riuscita a dare quel qualcosa in più per vincerlo”.

Il primo passo, verso qualcosa che per l’argento in combinata a Gangwon 2024 potrebbe essere un futuro splendente: “Quest’anno ho iniziato in Coppa Europa e li forse è più difficile, perché arrivi in un mondo totalmente diverso. Ho fatto un 12° posto ed è stato il mio miglior risultato, anche lì è stato molto emozionante. Un piccolo step che per me è abbastanza significativo”.

E il prossimo, magari, in Coppa del Mondo? “Chi lo sa, anche quello sarà difficilissimo. Però ogni esperienza ha il suo fascino, le sue difficoltà. Se non fosse così, se non ci fosse la sfida, penso che non sarebbe la stessa cosa”.

Giorgia Collomb, Maja Waroschitz e Romy Ertl sul podio della combinata di Gangwon 2024

(Handout image supplied by OIS/IOC. Olympic Information Services OIS.)

Milano Cortina 2026 e i Giochi Olimpici: le nuove sfide di Giorgia Collomb

Ogni volta, una nuova sfida. Una mentalità che sta dando i suoi frutti e con la quale Giorgia Collomb vuole spingersi sempre più in avanti.

Lei, che si carica prima delle gare con una playlist di colonne sonore Disney (tra le preferite: La principessa e il ranocchio e Mulan), ha la passione di chi non vuole darsi mai per vinta: “Ho proprio questo spirito che mi prende, quando inizio a fare delle cose che mi piacciono mi butto in tutto”.

Lo ha fatto in Coppa Europa, lo ha fatto ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024… e chissà che non riesca a farlo anche ai prossimi Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026.

“Sicuramente il debutto Olimpico e' un sogno da sempre. Penso sia il sogno di ogni bambino, di ogni persona che pratica sport a livello agonistico. Quindi sarebbe un sogno per me”.

“Da quando sono piccola vedo le gare in televisione, vedo i miei idoli, vedevo Lindsey Vonn, la vedevo e me ne ero innamorata”.

Per di più, con l’ulteriore stimolo di gareggiare in Italia: “Ancora di più. Milano Cortina 2026 è lì che ti guarda, ma tu sei lì che non guardi lei. Io farò il mio percorso, tanto le convocazioni le fanno un mese prima. Poi quando sarò lì cercherò di dare tutto e vedrò cosa succederà”.

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