Eliud Kipchoge corre verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024 alla caccia della quinta medaglia
Il due volte oro Olimpico è il favorito numero 1 alla Maratona di Tokyo 2024 di domenica 3 marzo. Sarà la sua ultima gara prima della tanto ambita quinta partecipazione a cinque cerchi, con Parigi 2024 nel mirino.
Eliud Kipchoge torna in Giappone, dove tre anni fa conquistò il secondo oro Olimpico della carriera. Questa volta, lo farà per la maratona di Tokyo 2024.
Il fascino della quinta medaglia a cinque cerchi e l'inseguimento del terzo oro consecutivo rappresentano una spinta ulteriore per il prosieguo della stagione.
Porterà con sé la dedizione e la fame che continuano a caratterizzare la sua incredibile carriera da maratoneta. Nella capitale nipponica partirà come favorito per la gara in programma domenica 3 marzo.
Il 39enne è quasi sicuro di far parte della competitiva squadra keniana per i Giochi di Parigi 2024, in quanto Campione uscente e secondo uomo più veloce di sempre.
Sta pianificando meticolosamente il suo tentativo di conquistare il terzo oro consecutivo nella maratona e ha persino optato per una prova primaverile, eccezionalmente anticipata nel corso di un anno Olimpico.
"Ho promesso al popolo giapponese che sarei tornato per la maratona di Tokyo", ha spiegato a proposito della sua scelta. "Non vedo l'ora di essere veloce e di divertirmi".
Tornare a Tokyo, dove ha stabilito il record del tracciato nel 2021, non solo si inserisce bene nel suo programma di appuntamenti prima di Parigi, ma gli consente anche di avere una fase di recupero più lunga in vista della maratona francese del 10 agosto.
Eliud Kipchoge torna in Giappone per un ulteriore test prima di Parigi 2024
Molte cose sono cambiate per il keniano dalla sua ultima maratona a Berlino, corsa lo scorso anno. Kipchoge, infatti, non è più infatti l'uomo più veloce su questa distanza. Un onore che spetta al compianto Kelvin Kiptum, tragicamente morto in un incidente stradale l'11 febbraio.
Kipchoge spera di vincere e di rendere così omaggio al suo connazionale deceduto, il cui record mondiale di due ore e 35 secondi risale alla maratona di Chicago del 2023.
Il primato di Kiptum ha fatto rivivere il sogno e la possibilità di una maratona maschile sotto le due ore anche al due volte campione Olimpico.
"Ho ancora voglia di correre veloce", ha detto lo scorso ottobre Kipchoge parlando dei suoi progetti futuri.
"Cerco sempre di superare i miei limiti e credo che in ogni gara avrò l'opportunità di farlo. Questo è il bello dell'allenamento. Devi mettere in pratica ciò che hai fatto per cinque-sei mesi".
Nel 2019, Kipchoge è entrato nella storia fermando il tempo (non ufficiale) sull’1:59.40 a Vienna, il più veloce che un corridore abbia mai percorso nella maratona. Non è riuscito a battere il record mondiale per la terza volta quando, a settembre 2023, è diventato il primo uomo a vincere la gara nella capitale tedesca per la quinta volta.
Il suo ennesimo trionfo berlinese gli ha permesso di mettere a referto cinque delle dieci prestazioni più veloci di tutti i tempi, a testimonianza della sua immensa classe, dopo lo sfortunato sesto posto a Boston di aprile.
"Dopo Berlino, mi sono assicurato di recuperare bene, di fare un po' di jogging leggero, di farmi fare un massaggio e di prendermi una pausa senza correre”, ha spiegato in un'intervista per il suo team NN Running Team.
Una fase di recupero maggiore in vista di Parigi
Nonostante la graduale riduzione degli allenamenti, l'ex detentore del record mondiale, che gareggia a livello agonistico da 22 anni, è consapevole che, nonostante la sua fame e il suo spirito appassionato, il suo corpo ha bisogno di più tempo per recuperare.
Per Kipchoge, che a Parigi compirà 40 anni, servirà all'incirca un mese in più per ritrovare la condizione ottimale. Cercherà di consolidare il suo status di leggenda superando l'etiope Abebe Bikila e Waldemar Cierpinski, gli altri due uomini con due titoli Olimpici nella stessa specialità.
"Tre persone l'hanno vinta due volte, me compreso, e lavorerò duramente per assicurarmi di farlo per la terza volta. Back-to-back-to-back. Si tratta di fare la storia, di ispirare una generazione. Si tratta di far capire alla gente che la longevità nello sport è possibile", ha detto il fenomeno keniano a proposito dei suoi piani per Parigi.
Prima della sua vittoria ai Giochi di Rio 2016, aveva vinto la sua seconda maratona di Londra nell'aprile dello stesso anno battendo il record del tracciato.
Prima dei Giochi di Tokyo, il suo team aveva organizzato una maratona primaverile a Enschede, nei Paesi Bassi, nell'aprile 2021.
La vittoria olandese è stata una perfetta iniezione di fiducia, a soli otto mesi di distanza dal suo risultato peggiore nella maratona londinese (ottavo) dell'anno precedente. E ai Giochi di quell'anno, la stella africana ha registrato il più ampio margine di vittoria ai Giochi (80 secondi) dal 1972.
Quella conquistata in Giappone è stata la sua quarta medaglia Olimpica, dopo il bronzo e l'argento nei 5000m di Atene 2004 e Beijing 2008.
Salvo infortuni, il suo posto nella squadra keniana per Parigi è quasi garantito. Una vittoria a Tokyo lo assicurerebbe.
A differenza degli etiopi, che in passato hanno organizzato una mini-maratona di prova per i probabili candidati ai Giochi, la nazionale keniana sceglierà i suoi quattro atleti da una squadra provvisoria di nove corridori e resa nota lo scorso dicembre, che comprendeva anche il defunto Kiptum.
Kipchoge, il più veloce maratoneta vivente e con un'enorme esperienza in ambito Olimpico, dovrebbe senza dubbio essere in cima alla lista.