Mathieu van der Poel e il dubbio sul doppio impegno tra MTB e strada a Parigi 2024: "È un incastro difficile, c'è anche il Tour" | Esclusiva

Di Sebastian Mikkelsen
2 min|
Mathieu van der Poel has a difficult choice to make
Foto di Reuters

Il Campione del mondo di ciclismo su strada ha parlato in esclusiva con Olympics.com in occasione del Criterium di Madrid, dove ha spiegato che avere la gara di mountain bike prima della corsa su strada a Parigi rende l'impegno più facile rispetto al contrario.

Mathieu van der Poel si trova davanti a una scelta difficile.

In vista dei Giochi Olimpici di Parigi del prossimo anno, il poliedrico olandese, protagonista del massimo circuito tanto su mountain bike che su strada, deve decidere su cosa concentrarsi.

Si dedicherà solo alla gara di MTB - dove è caduto a Tokyo - lui che nel frattempo è diventato Campione del mondo 2023 della prova su strada?

Oppure puntare in alto, alla doppietta, e alla possibilità di diventare campione Olimpico sia sulla MTB che con la bici da corsa, aumentando però il rischio di compromettere entrambe le gare?

Quando gli è stata posta questa domanda al Criterium di Madrid, che ha vinto, il cinque volte Campione del mondo di ciclocross ha ammesso che deve ancora capire come affrontare l'estate in Francia.

"Non è ancora deciso (di fare sia MTB che strada)", ha detto van der Poel a Olympics.com.

"Dobbiamo ancora comporre il puzzle. È un incastro davvero difficile, soprattutto se si vuole fare anche il Tour de France. Abbiamo alcuni scenari diversi sul tavolo, ma dobbiamo vedere quale sceglieremo. Dovrò fare delle scelte, e al momento ci sto ancora pensando".

Il Tour de France 2024 si concluderà a Nizza appena una settimana prima della gara Olimpica di MTB.

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Mathieu van der Poel: il doppio impegno agevolato dal programma Olimpico

A Parigi, l'evento MTB si svolge il 29 luglio e la prova in linea maschile il 3 agosto, lasciando a van der Poel appena cinque giorni per passare da una disciplina all'altra. Tuttavia, c'è un aspetto positivo che arriva dalla programmazione dei due eventi.

"È sicuramente difficile combinare le due discipline, ma credo che la mountain bike prima della corsa su strada sia una combinazione più facile del contrario", ha detto.

Di doppio impegno e dei suoi vantaggi ne sa qualcosa anche Filippo Ganna, protagonista in pista invece che su MTB, e che in una recente intervista a Olympics.com ha sottolineato come allo scorso Mondiale di Glasgow, l'aver gareggiato prima su pista sia stato cruciale, in termini di rendimento, per la successiva gara in linea.

Sulla stessa linea l'olandese: "Penso che se voglio rimanere davvero al massimo livello, dovrò fare ancora qualche gara di mountain bike".

Van der Poel inizierà la sua stagione di ciclocross a dicembre, e spera di difendere il suo titolo mondiale a Tabor, in Cechia, a febbraio.