Le canadesi battono gli USA e si laureano Campionesse del mondo nell'hockey su ghiaccio
Il titolo del Campionato del mondo femminile di hockey su ghiaccio si è deciso nei supplementari. Il Canada non vinceva il trofeo dal 2012. Si rivelerà questa vittoria un'anticipazione di quella che sarà la finale Olimpica di Beijing 2022?
Marie-Philip Poulin ha messo il mantello della supereroina, dando una mano decisiva perchè il Canada vincesse - dopo quasi una decade - lo scorso 31 agosto, il titolo del Campionato del mondo di hockey su ghiaccio. Poulin ha segnato il gol della vittoria nell'overtime sigillando il risultato finale di 3-2 a favore del Canada. Come in un remake al contrario della finale Olimpica di PyeongChang 2018, sono state proprio le canadesi, allora medaglia d'argento, a mettere fine al filotto di 5 titoli Olimpici consecutivi delle statunitensi. Ed è inevitabile non guardare alla finale di Calgary, di martedì scorso, come a una possibile anticipazione del match che avrà luogo il prossimo febbraio ai Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022, in occasione della finale per l'oro.
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Ecco la sintesi di Olympics.com dell'emozionante torneo.
Il Canada fa valere il fattore casa, la Svizzera sorpresa del torneo
Originariamente programmato per aprile 2021 con sedi Halifax e Truro, nella Nova Scotia, in Canada, il torneo è stato rimandato ad agosto ed è stato spostato a Calgary, la città ospitante i Giochi Olimpici Invernali del 1988. Le dieci squadre partecipanti sono state suddivise in due gironi in base alle rispettive posizioni nel ranking mondiale:
- Gruppo A: Stati Uniti, Canada, Finlandia, Svizzera e Corea del Sud
- Gruppo B: Repubblica Ceca, Danimarca, Giappone, Germania y Ungheria
Non ci sono state sorpese nella fase a gironi, con Canada e Usa a dominare tutte le partite, a eccezione dello scontro diretto in cui il Canada si è imposto con un netto 5-1 sugli Stati Uniti.
Ai quarti di finale il colpo di mano della Svizzera, fanalino di coda del Gruppo A con zero punti e un solo gol all'attivo, riesce nell'impresa di battere il ROC, che aveva demolito le elvetiche nella fase a gironi per 3-1, guadagnando uno storico passaggio in semifinale, nei tempi supplementari, per 3-2.
Semifinale in cui ritrovano proprio le canadesi reduci del comodo successo dei quarti, con la Germania, conclusosi per 7-0. La Svizzera è impotente di fronte alla brillantezza delle padrone di casa che chiudono la pratica sul 4-0, dandosi appuntamento in finale con le statunitensi, che a loro volta avevano battuto la Finnlandia delle vice Campionesse del mondo 2019, per 3-0.
Una finale prevedibile
Non si può dire che la finale tra USA e Canada sia stato un duello inaspettato. Entrambe le nazionali sono protagoniste di una rivalità storica per l'egemonia mondiale nell'hockey su ghiaccio, e sin dalla prima edizione del Campionato del mondo femminile, nel 1990, sono gli unici due paesi ad aver vinto il titolo. Inoltre, solo in un'occasione una delle due squadre non è arrivata in finale: nel 2019, quando una Finlandia epocale si mise di traverso nel cammino del Canada verso la finale, e si andò a prendere il secondo posto contro le statunitensi, nella finalissima.
Storia simile nei Giochi Olimpici: USA e Canada si sono alternate nel gradino più alto del podio nella storia del torneo femminile di Hockey su ghiaccio.
Lo scorso 31 agosto, l'ennesimo appuntamento di questa saga, per lo scettro mondiale.
Le statunitensi arrivavano in finale con un'impressionate sequenza ininterrotta di cinque titoli del mondo consecutivi, oltre che il titolo di campionesse Olimpiche in carica proprio a spese del Canada, a PyeongChang 2018.
Le canadesi, da parte loro, erano decise ad interrompere la sequela di vittorie mondiali delle vicine di casa: l'ultima volta che avevano vinto l'oro correva l'anno 2012. A questo si aggiungeva la voglia di ribaltare il risultato della precedente finale Olimpica.
Un epilogo pieno di emozioni, il cui inizio ha visto le statunitensi andare per prime in vantaggio, grazie a Alex Carpenter, artefice del 2-0 nel primo periodo. Il Canada reagisce appena rientrato dall'intervallo e mette in rete due gol in appena tre munuti grazie ai colpi di Brianne Jenner e Jamie Lee Rattray. Al terzo periodo il tabellone segna 2-2, ma nessuna delle due nazionali ha intenzione di concedere qualcosa alle avversarie. Si va al golden gol, chi segna per primo si aggiudicherà il titolo.
A quel punto è il Canada a venir fuori, dominando senza appello e trasformando in vittoria un colpo da maestro della navigata Marie-Philip Poulin, dopo il quale è delirio in campo e sugli spalti della WinSport Arena.
"La verità è che è veramente difficile esprimerlo a parole. La squadra è venuta fuori in questa serata. Credo che siamo state resilienti. Abbiamo seguito il nostro cammino. Abbiamo fatto il nostro gioco. È stato incredibile, uno sforzo della squadra al completo", dichiarava Marie Poulin, autrice del gol del trionfo, alla fine della partita.
La Finlandia completa il podio
Se appena due anni fa faceva la storia, convertendosi nella prima squadra europea a disputare la finale del Campionato del mondo, in questa occasione la Finlandia non è riuscita a ripetere l'impresa, ma si è comunque classificata meritatamente al terzo posto, dopo aver battuto la Svizzera nella finalina per il il disco rosso.
Era la seconda volta che le compagini si affrontavano nel torneo. Nella prima fase, le scandinave avevano vinto 6-0 con una Petra Nieminen in stato di grazia, a segno per 3 volte in sei minuti.
Tuttavia, il duello per il bronzo è stato un match diverso dal precedente e molto più equilibrato. Nonostante la pesante sconfitta nella semifinale a opera delle canadesi, la Svizzera arrivava con una maggiore consapevolezza a quest'incontro, grazie alla vittoria sul ROC nei quarti, e benchè le finlandesi passassero subito in vantaggio, le elvetiche non hanno mai mollato la presa.
A Lara Stalder il compito di accorciare le distanze nel secondo periodo. Ma Nieminen è ancora decisiva e non si fa scappare l'occasione ghiotta di un malinteso tra l'ultima difensora e la portiera, chiudendo l'incontro con un gol che si converte in vittoria per la Finlandia.
Si tratta della 13ª medaglia di bronzo della Finlandia in un Campionato del mondo, al pari della medaglia conquistata a PyeongChang 2018.
"Sono orgogliosa, ancora una volta Keisala [la portiera] ha fatto una grande partita. Abbiamo giocato bene ed è stato bello rivedere Tanja e Ella fare gol", così Jenni Hiirikoski (FIN), capitana della Finlandia, dopo la partita, ai microfoni della IIHF.
Mélodie Daoust, MVP del torneo
L'attaccante canadese Mélodie Daoust, 29 anni, è stata votata come migliore giocatrice del torneo. Oro a Sochi 2014, argento a PyeongChang 2018, Daoust ha alle spalle molti infortuni che, nel corso della sua carriera, le hanno fatto perdere diverse partecipazioni ai tornei internazionali. Di fatto non [e riuscita a debuttare a un Campionato del mondo prima dell'edizione del 2019, quando la sua nazionale vinse il bronzo.
A Calgary 2021 ha giocato da protagonista nelle partite che hanno condotto il Canada all'oro. È stata anche votata come migliore attaccante del torneo, di cui è stata capocannoniera - a pari merito con la finlandese Petra Nieminen - grazie ai suoi sei gol.
Beijing 2022, dietro l'angolo
Mancano meno di cinque mesi al torneo Olimpico femminile di hockey su ghiaccio di Beijing, che si giocherà dall'11 al 17 febbraio 2022.
Sette squadre hanno già un posto assicurato nella competizione: la Cina, come paese ospitante, e le sei migliori nazionali del ranking mondiale: Canada, USA, Finlandia, Corea del Sud, Svizzera e Giappone.
Rimangono da assegnare 3 pass per Pechino: se li aggiudicheranno le nazionali vincitrici dei tornei pre-Olimpici (composti da quattro squadre ciascuno) che si disputeranno il prossimo novembre in Germania, Svezia e Repubblica Ceca.
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