L'ultima partita in Italia di Gigi Datome, il capitano che vuole chiudere un cerchio al Mondiale di basket maschile 2023
Luigi Datome si ritirerà dal basket giocato al termine dei Mondiali di pallacanestro 2023. Nell'ultima amichevole a Ravenna, intanto, ha disputato la sua ultima partita in Italia dopo 16 anni con la nazionale maggiore. A Manila, può arrivare a 200 presenze con gli azzurri: Olympics.com ripercorre le tappe della sua carriera in campo e non solo.
L'ultima partita in Italia. Un'altra amichevole da imbattuto, la quinta su cinque prima del Mondiale di basket FIBA 2023.
Ci sarebbe potuto essere un modo migliore per salutare i palazzetti italiani? No, non per Luigi Datome, che in questa Last Dance della sua carriera vuole portare avanti un sogno da leader della nazionale azzurra di pallacanestro.
Prima della partenza verso l'Asia, con tappa a Shenzhen per gli ultimi test e poi a Manila per l'inizio dell'avventura ai Mondiali, Datome ha voluto calcare per l'ultima volta un parquet di casa.
A Ravenna, contro Porto Rico, l'Italia ha messo in archivio un successo rotondo (98-65 il finale) e il capitano ha raccolto l'ovazione di 4000 spettatori accorsi lì per lui, per esultare in ognuno dei cinque punti messi a referto, per salutarlo dopo 16 anni e 193 partite insieme.
Al Mondiale metterà quota 200 nel mirino, con due amichevoli da disputare e altre tre partite assicurate nella prima fase. Ma soprattutto, proverà a realizzare un sogno chiamato medaglia. Quella che per l'Italia, in questo torneo, non è mai arrivata.
Gigi Datome, l'Italia del basket e non solo: dagli esordi ai fumetti e... il paragone con Dante
Un'avventura iniziata silenziosamente, senza grossi proclami, quella di Gigi Datome con la nazionale italiana. Dai 5 punti in amichevole con la Croazia nel 2007, passando all'Europeo dello stesso anno, con pochi minuti in campo, a nemmeno vent'anni.
L'inizio di una lunga storia in cui Datome ha fatto presto parte del gruppo di giocatori NBA su cui l'Italia fondava le proprie speranze.
Lui a Detroit prima e a Boston poi, negli anni in cui Marco Belinelli vinceva il titolo con i San Antonio Spurs, Danilo Gallinari si riprendeva dal grave infortunio al ginocchio ai Denver Nuggets e Andrea Bargnani si apprestava a chiudere la sua esperienza negli USA passando prima ai New York Knicks e poi ai Brooklyn Nets.
Proprio Bargnani, per l'ultima partita di Datome in Italia, era presente a bordo campo. Un ospite d'onore di una serata che difficilmente il numero 70 in maglia azzurra dimenticherà, come l'urlo del Pala De Andrè dopo la tripla in avvio di match contro Porto Rico.
Oggi, di quel gruppo lì, sono rimasti solo lui e Nicolò Melli, diventati anche compagni di podcast in vista dei Mondiali 2023.
Un diversivo, davanti al microfono, per le due colonne della nazionale che hanno anche trovato il modo di scherzare sull'ultimo match in Italia del capitano: "Chiuderai a Ravenna come un tuo collega, anche se lui ha chiuso in maniera definitiva", un riferimento di Melli nientemento che a Dante Alighieri, che a Ravenna è morto.
Datome, per chi non lo sapesse, ha scritto un libro, "Gioco come sono", e ha anche pubblicato di recente una storia a fumetti, "Il gigante del campetto". Quanto basta - in maniera del tutto ironica - per accostarsi al Sommo: "C'è stima reciproca, se vedi ci sono passaggi del Purgatorio che sono ispirati a Il gigante del campetto, mi è sembrato giusto scegliere Ravenna per chiudere...".
Ma non c'è solo la scrittura tra le passioni del numero 70 azzurro: nella sua bio di Twitter, tra le varie cose, si definisce chitarrista. Vedere per credere, nel 2022 si è esibito al fianco di Patti Smith a Milano.
Basket, l'Italia di capitan Datome: delusioni e riscatti
Tornando alla pallacanestro giocata, Datome e Melli c'erano all'Europeo del 2013 e a quello del 2015, in entrambi i casi, con l'Italia eliminata ai quarti dalla Lituania. Due sconfitte cocenti, specie la seconda all'overtime, con Datome costretto a restare in panchina per un infortunio.
Delusioni sportive, da cui però la nazionale di basket ha saputo tirarsi fuori. Con Datome leader e capitano, forte dell'esperienza ai massimi livelli in Europa fatta col Fenerbahçe, con cui ha vinto l'Eurolega nel 2017.
È l'anno degli Europei e l'Italia, ancora una volta, va fuori ai quarti di finale. Stavolta senza appello, sconfitta 67-83 dalla Serbia. I serbi vinceranno contro gli azzurri anche ai Mondiali del 2019, un risultato che di fatto costerà l'accesso ai quarti.
Sarà l'ultima vittoria della Serbia in partite ufficiali contro l'Italia.
A Tokyo 2020, Datome non c'è, ma l'Italia sì, battendo proprio i serbi nel turno decisivo del Torneo di Qualificazione Olimpica. A Eurobasket 2022, poi, arriva il bis: il capitano mette 6 punti nella giornata del career high di Marco Spissu (22 punti) e di un altro trionfo storico.
Però, ancora una volta, il cammino dell'Italia si ferma ai quarti. All'overtime, contro la Francia, che sarebbe poi giunta in finale, venendo battuta dalla Spagna.
In quella sconfitta, l'Italia ha trovato la consapevolezza di potersela giocare ad armi pari con tutti. E Datome, con i suoi compagni, vuole regalarsi un'ultima possibilità.
In quella bacheca in cui già trova un'Eurolega, tre scudetti (l'ultimo dei quali quest'anno con l'Olimpia Milano), tre campionati di Turchia, due Supercoppe italiane, tre Coppe di Turchia e due Coppe Italia, Datome sogna di aggiungere la prima medaglia con la nazionale.
Il palmarès di Gigi Datome con la nazionale italiana e con i club · Pallacanestro
In carriera, Gigi Datome ha vinto 16 trofei, tutti con i club, in Italia e in Turchia.
- Eurolega: 1 (Fenerbahçe, 2017)
- Scudetti: 3 (Siena, 2004; Olimpia Milano, 2022 e 2023)
- Supercoppa Italiana: 2 (Siena, 2004; Olimpia Milano 2020)
- Coppa Italia: 2 (Olimpia Milano, 2021 e 2022)
- Campionato turco: 3 (Fenerbahçe, 2016, 2017 e 2018)
- Coppa di Turchia: 3 (Fenerbahçe, 2016, 2019 e 2020)
- Supercoppa di Turchia: 2 (Fenerbahçe, 2016, 2017)
Con la nazionale di basket dell'Italia, Datome ha raccolto 193 presenze ufficiali.
Il record di presenze appartiene a Pierluigi Marzorati, a quota 277. L'ingresso nella top 10 di tutti i tempi, invece, dista otto partite, con le 201 presenze di Renzo Vecchiato.