Vieni a marciare in Puglia: le ambizioni di Palmisano, Stano e Fortunato nella marcia a Parigi 2024 · Atletica

Di Benedetto Giardina
7 min|
Italian race walk Champions: Massimo Stano, Antonella Palmisano and Francesco Fortunato
Foto di Getty Images

Riuscite a immaginare una marcia di 100 chilometri? Troppo lunga, certo. Ma se si hanno in squadra due ori Olimpici – tra cui un recordman europeo sui 35km – e un freschissimo bronzo continentale, non possono esserci limiti.

Antonella Palmisano e Massimo Stano hanno aperto la straordinaria caccia all’oro dell’atletica italiana a Tokyo 2020 e saranno lì, nella lista di partenza, anche a Parigi 2024, dove per la prima volta si vedrà anche la staffetta a squadre miste.

In più, c’è un Francesco Fortunato che continua a migliorarsi e a raggiungere nuove vette: bronzo agli Europei di Roma nella 20km maschile e oro ai Mondiali a squadre di Antalya in coppia con Valentina Trapletti, che è valso all'Italia una quota Olimpica per la maratona della marcia a staffetta mista.

Ma cosa hanno in comune Palmisano, Stano e Fortunato? Sono nati in una striscia di praticamente 100 chilometri, in Puglia. Per la precisione, 102: quelli che partono da Mottola, passano da Grumo Appula e finiscono ad Andria.

E adesso, tutti e tre, vanno a comporre la squadra italiana della marcia che vuole nuovamente fare l’en plein ai Giochi Olimpici.

Antonella Palmisano a Parigi per difendere l'oro Olimpico: "Tokyo mi ha cambiata" · Atletica

“La Puglia è stata un motivo per emergere” e l’ha portata fino in cima all’Olimpo.

Antonella Palmisano da Mottola, in provincia di Taranto, arriva a Parigi da detentrice del titolo Olimpico conquistato a Tokyo 2020 e che adesso vuole confermare.

Una fiducia che nasce dall’Europeo vinto a Roma, ma non solo. Dopo anni di difficoltà dal punto di vista fisico, il bronzo ai Mondiali di atletica 2023 a Budapest le ha ridato lo slancio per continuare a puntare al massimo.

“La medaglia di Budapest mi ha dato un senso di rinascita, quella dell’Europeo invece di serenità: è quasi inusuale che il percorso sia normale, ho sempre affrontato ogni stagione con un problema e invece da 4-5 mesi sembra accantonato”.

Ma d’altronde, è proprio dalle sue origini che ha tratto questa forza per dare il meglio di sé anche in condizioni difficili: “Un po’ per le strutture, un po’ per altro, non riuscivo ad esprimermi – racconta – e mi sono sempre ripromessa di andare avanti, di trovare qualcosa di diverso”.

“Non dimenticherò mai le tradizioni e le mie origini di Mottola, ma da lì c’è stato un percorso di crescita”.

Un percorso che l’ha portata sul gradino più alto del podio a Tokyo e oggi si sente nuovamente la stessa atleta di tre anni fa: “Sento che Tokyo mi ha cambiata. Ero arrivata da infortunata, adesso mi sento più consapevole e a Parigi 2024 voglio andare a difendere il titolo in qualunque modo”.

E la ritroveremo, a Parigi, con in testa l’inseparabile fiore ricamato dalla mamma e che dovrebbe essere “con i colori dell'Italia e della Francia”, ma questo lo scopriremo solamente in gara : “Lo fa lei dal 2010, dalla mia prima vittoria giovanile, è il portafortuna che mi accompagna. Quando a Roma è caduto è stato l’attimo più brutto, ma fortunatamente dopo tre chilometri è tornato...”.

Marcia, il recupero di Massimo Stano e gli allenamenti con un due volte Campione del mondo

Punta a un 2024 tutto d’oro anche Massimo Stano, a dispetto di un problema che gli ha negato la gioia dell’Europeo in casa.

La frattura del metatarso rimediata ai Mondiali di Antalya 2024 lo ha costretto allo stop, senza però frenare le ambizioni del campione Olimpico in carica.

Nato a Grumo Appula e cresciuto a Palo del Colle, il recordman italiano della 20km (ed europeo nella 35km) sarà anche quest’anno uno degli alfieri pugliesi della spedizione azzurra ai Giochi Olimpici.

“Spero che molti pugliesi possano riconfermarsi o entrare a far parte dell’Olimpo perché la vista da lassù è veramente bella”, ha raccontato al Corriere del Mezzogiorno prima di partire alla volta della Francia.

Confermarsi in cima al podio sarà un’impresa, viste anche le difficoltà dell’ultimo periodo, ma Stano non ha certo intenzione di cedere il trono conquistato tre anni fa.

E nelle settimane che hanno preceduto i Giochi, ha condiviso gli allenamenti con un suo compagno di podio a Tokyo 2020: Toshikazu Yamanishi, bronzo Olimpico e due volte oro mondiale, che ha dato man forte a Stano per le strade di Rivisondoli.

Gli obiettivi a cinque cerchi di Francesco Fortunato: Nadal e "sognare in grande" · Marcia

A Tokyo ha festeggiato il trionfo dei suoi compagni, ora Francesco Fortunato ha due obiettivi.

Il primo, il più semplice, è incontrare un idolo al Villaggio Olimpico: “Mi piacerebbe vedere Rafa Nadal. Avremo la possibilità di stare a Parigi per più di una settimana e voglio godermela, di solito si arriva due giorni prima della gara e si va”.

Poi c’è quello sportivo, ma lì non ci sono traguardi fissi: “Sarà la seconda volta ai Giochi, la prima è servita per fare esperienza e stavolta voglio provare a concretizzare un risultato importante. Sono un atleta in crescita e spero di fare molto bene, sento di poter sognare in grande”.

Spinto dall’esempio di altri due pugliesi come lui, che da sempre sono due punti di riferimento.

“Sono di Andria e ho iniziato ad Andria, sono cresciuto in Puglia e fino ai 19 anni mi sono allenato lì. Questi sono gli anni in cui ho conosciuto Antonella e Massimo, abbiamo fatto un sacco di raduni e abbiamo condiviso tante gare insieme”.

“Credo sia stato determinante – prosegue il bronzo europeo di marcia – questa combinazione di supporto e amicizia che si è creata tra di noi, ci ha consentito di crescere tutti insieme ed essere ancora più forti”.

E ad allenarsi costantemente con due ori Olimpici, chissà che non venga la voglia di unirsi a loro in questa lista di medagliati azzurri: “C’è lo stimolo e l’ammirazione – conclude – l'emozione è stata tanta quando l’hanno fatto e quando penso a quell’esultanza, mentre nel quotidiano c’è la gioia e l’onore di stare con loro”.