Da Giorgio Chiellini ad Annemiek van Vleuten e Carmelo Anthony: gli atleti Olimpici ritirati nel 2023
Alcuni sono campioni Olimpici e altri hanno partecipato ai Giochi, ma tutti hanno lasciato un segno indelebile nella loro disciplina in un modo o nell'altro. Ecco un elenco parziale di atleti che si sono ritirati nel 2023.
Carmelo Anthony, Megan Rapinoe e Peter Sagan. Sono questi solo alcuni dei grandi nomi che fanno parte della famiglia Olimpica.
Ora, hanno un'altra cosa in comune: tutti e tre hanno infatti deciso di abbandonare i loro sport nel 2023.
Ecco un elenco di alcuni atleti che hanno lasciato un segno indelebile nelle loro discipline e che non vedremo più nelle competizioni internazionali.
I campioni Olimpici usciti di scena nel 2023
Megan Rapinoe, USA · Calcio
Megan Rapinoe ha rappresentato un intero Paese e un'intera comunità, lottando per un messaggio forte e importante nel corso della sua carriera: la parità di diritti per tutti.
Anche se non sarà più protagonista sui campi da calcio, il ruolo pionieristico dell'ex giocatrice statunitense continuerà senza dubbio.
Tra i suoi momenti più iconici ricordiamo quando si è unita al giocatore della NFL Colin Kaepernick dopo essersi inginocchiato durante le partite di football americano, portando così l'attenzione sulle disuguaglianze razziali. Rapinoe ha poi alzato la voce per la parità di retribuzione delle giocatrici negli Stati Uniti e si è schierata a favore della comunità LGBTQ+.
La californiana ha anche vinto l'oro Olimpico nel 2012 a Londra e il bronzo a Tokyo 2020, mentre nel 2016 la sua squadra si è classificata quinta. La 38enne è stata due volte Campionessa del mondo nel 2015 e nel 2019.
Carmelo Anthony, USA · Basket
È l'unico tre volte campione Olimpico di basket nella storia. In quattro partecipazioni - Atene 2004, Beijing 2008, Londra 2012 e Rio 2016 - si è appeso al collo quattro medaglie con la casacca degli Stati Uniti.
Carmelo Anthony è una leggenda della pallacanestro e più di un Campione.
"Sarei molto felice di lasciare lo sport sapendo di aver dato tutto quello che ho, sapendo di aver giocato ad alto livello ovunque", ha detto il newyorkese dopo aver aiutato la squadra a stelle e strisce a sconfiggere la Serbia 96-66 nella finale di Rio 2016 centrando una vittoria che ha sigillato la sua tripletta d'oro. "Posso guardarmi indietro quando la mia carriera sarà finita - se non avrò un anello in NBA - e dire che è stata grande".
E l'ha fatto.
Il 22 maggio, Anthony ha annunciato che non avrebbe più giocato, ma il suo nome rimarrà per sempre nella storia del basket.
Lo statunitense, che ha vinto quasi tutto, vanta molti riconoscimenti tra cui quello di essere tra i 10 migliori marcatori della storia dell'NBA, accanto ad alcuni dei più grandi nomi di questo sport.
Con 28.289 punti, Anthony è al nono posto nella classifica maschile al momento del ritiro, dietro a nomi del calibro di Shaquille O'Neal, Kobe Bryant, Michael Jordan e Kareem Abdul-Jabbar. In cima a questa graduatoria c'è LeBron James con 39.257 punti a febbraio 2023.
Anthony e Karl Malone sono gli unici nella lista a non aver mai vinto un titolo NBA, ma rimangono ugualmente due giocatori iconici.
Mo Farah, Gran Bretagna · Atletica leggera
Mo Farah ha partecipato a tre Giochi Olimpici, vincendo ben quattro medaglie d'oro nell'atletica leggera. La più memorabile? Quella conquistata in casa, a Londra 2012.
Lo specialista delle lunghe e medie distanze ha vinto sia i 5.000 m che i 10.000 m nel 2012 e nel 2016, ma è la notte del 4 agosto 2012 che rimarrà a lungo scolpita nella memoria collettiva.
Nella giornata nota come Super Saturday, Farah ha conquistato l'oro in pista chiudendo un incredibile arco temporale di 44 minuti in cui l'atletica britannica ha visto Jessica Ennis conquistare l'oro nell'hetpathlon e Greg Rutherford primeggiare nel salto in lungo. Farah ha fatto scatenare la folla per tutti i 27 minuti e mezzo impiegati per completare la distanza davanti a tutti i suoi rivali.
Ad aprile, all'età di 40 anni, Farah ha corso l'ultima maratona della sua carriera a Londra, nel suo Paese d'adozione, rivelando la verità sulle condizioni del suo arrivo in Inghilterra dalla Somalia solo in un documentario della BBC nel 2022. All'interno dello show dal titolo "The Real Mo Farah", l'ormai quarantenne ha raccontato di essere stato vittima di un traffico di esseri umani verso il Regno Unito da bambino, il che rende i suoi successi ancora più straordinari.
A novembre, il sei volte Campione del mondo è stato scelto come il primo Ambasciatore di Buona Volontà dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Annemiek van Vleuten, Paesi Bassi · Ciclismo su strada
Ciclista poliedrica, Annemiek van Vleuten ha vinto a Tokyo 2020 l'oro Olimpico nella cronometro e l'argento nella corsa su strada. Una felice storia di riscatto per la ciclista olandese, caduta nel 2016, a Rio, quando era in testa alla gara.
Un episodio sfortunato che le ha provocato la frattura di tre vertebre e una commozione cerebrale.
La terza partecipazione ai Giochi è stata un ritorno importante e la stella orange lascia così lo sport da campionessa Olimpica, due volte Campionessa del mondo e da vincitrice di tutti e tre i grandi giri del ciclismo femminile, compresa la conquista del Tour de France Femmes 2022.
Greg van Avermaet, Belgio · Ciclismo su strada
Greg van Avermaet ha annunciato a maggio che si sarebbe ritirato nel corso del 2023.
Considerato uno dei più grandi corridori di classiche della sua generazione, ha vinto l'oro nella gara maschile di ciclismo su strada a Rio 2016, diventando il secondo belga a vincere un titolo Olimpico nella disciplina. Ha dichiarato a Olympics.com: "È stato il momento più bello della mia carriera".
Ha anche conquistato due vittorie di tappa individuali al Tour de France e indossato la famosa Maglia Gialla per undici giorni durante i Tour del 2016 e del 2018.
Chen Long, Repubblica Popolare Cinese · Badminton
Chen Long ha partecipato ai Giochi Olimpici per tre volte, vincendo tutte e tre le medaglie: bronzo nel 2012, oro nel 2016 e argento nel 2020.
Considerato uno dei migliori giocatori di badminton di sempre, l'atleta della Repubblica Popolare di Cina ha vinto per la prima volta i Campionati del Mondo nel 2014, occupando per la prima volta la posizione numero 1 al mondo nello stesso anno.
Non ha abbandonato la posizione per 76 settimane consecutive.
"Questo è un momento difficile per me. È così complicato dire addio", ha scritto Chen su Weibo a maggio, annunciando la decisione di ritirarsi.
"In questo momento speciale, provo davvero tante emozioni".
"Il badminton è l'amore della mia vita. Ho avuto la fortuna di indossare la maglia della nazionale e di giocare per il mio Paese, perché non tutti i sogni si avverano nella vita", ha aggiunto.
Bruno Schmidt, Brasile · Beach volley
È stato con le lacrime, a casa sua a Rio, che Bruno Schmidt ha alzato al cielo la sua medaglia d'oro per festeggiare sull'iconica spiaggia di Copacabana.
L'immagine emozionante è rimasta impressa nel mondo del beach volley Olimpico, dopo che Schmidt e il compagno di squadra Alison Cerutti hanno vinto la gara maschile davanti al pubblico di casa nella finale contro l'Italia.
La difesa del titolo Olimpico a Tokyo 2020 è stata vanificata dopo che Schmidt ha trascorso 13 giorni in ospedale all'inizio del 2021, di cui cinque in terapia intensiva, a causa di un problema polmonare dovuto a un'infezione da COVID-19.
Schmidt giocò ancora una stagione, ma non si considerava più come un atleta di alto livello. A gennaio ha appeso la canotta al chiodo, abbandonando la sabbia per dare inizio alla sua carriera di avvocato.
Mahiedine Mekhissi-Benabbad, Francia · Atletica leggera
Mahiedine Mekhissi-Benabbad ha annunciato a gennaio, sulle colonne del quotidiano francese "L'Équipe", la fine della sua carriera dopo i numerosi infortuni subiti negli ultimi anni.
Il francese, specialista nei 3.000 siepi, ha conquistato l'argento Olimpico nel 2008 e nel 2012 e il bronzo nel 2016.
"Ho sentito che era arrivato il momento di dire basta. Io correvo per diventare Campione del mondo, campione Olimpico, vincere medaglie e battere record. Per raggiungere questi obiettivi, se non si ha il desiderio, non ha senso continuare. Volevo andare avanti e fare qualcosa di diverso nella mia vita", ha dichiarato.
Dafne Schippers, Paesi Bassi · Atletica leggera
A 31 anni, Dafne Schippers ha annunciato lo scorso settembre la fine della sua carriera.
I suoi numeri ai Giochi raccontano di tre partecipazioni Olimpiche e una medaglia d'argento nel 2016, ma il suo nome compare in cima alle classifiche in molte altre competizioni.
Incoronata due volte Campionessa mondiale nei 200m (2015 a Beijing e 2017 a Londra), l'atleta olandese è anche quattro volte primatista europea (100m e 200m nel 2014, e 100m - 4x100m nel 2016).
Ostacolata dagli infortuni, Schippers ha posto fine alla sua carriera dopo aver smesso di gareggiare per più di un anno.
"La mia corsa si ferma qui", ha scritto Schippers in un post su Instagram. "Come atleta, sai sempre che questo giorno arriverà e che a un certo punto la tua carriera diventerà una collezione di ricordi e, si spera, di medaglie".
Questo è esattamente ciò che la Schippers ha ottenuto e ora sarà a casa abbastanza a lungo da costruire una teca in cui ospitare tutti i suoi trofei.
Giorgio Chiellini: dal bronzo Olimpico al trionfo a Euro 2020
Anche uno dei migliori difensori italiani della storia del calcio si è ritirato nel 2023.
Giorgio Chiellini ha vinto il bronzo con la squadra azzurra nel 2004, ad Atene.
Da allora ha brillato con i colori dell'Italia, vincendo gli Europei nel 2020, e con la Juventus, con nove campionati di Serie A, cinque Coppa Italia e disputando due finali di Champions League.
Anche le judoka brasiliane Maria Portela e Maria Suelen Altheman, che hanno calcato i tatami Olimpici nel 2012, 2016 e 2020, hanno detto stop. La britannica Gemma Howell, Campionessa europea di judo nel 2022 nella categoria -63 kg e due volte Olimpionica, sperava di partecipare a una terza edizione dei Giochi, ma il suo corpo ha detto basta dopo 11 interventi chirurgici. La attende una carriera da insegnante.
La connazionale e specialista del mezzofondo, Laura Weightman, ha abbandonato la pista ma continuerà ad allenare. Un'ottima notizia per la prossima generazione di atleti che raccoglieranno l'esperienza di un'atleta capace di raggiungere due finali Olimpiche nei 1500m.