Alex Vinatzer, un nuovo inizio col sogno di Milano Cortina 2026: "Il bronzo mondiale non mi ha cambiato"
L'esordio stagionale in Coppa del mondo di sci alpino a Sölden vedrà anche Alex Vinatzer al cancelletto di partenza per lo slalom gigante di domenica 29 ottobre: lo sciatore azzurro racconta a Olympics.com com'è andata la sua preparazione e come ripartire dal podio ottenuto ai Mondiali di Courchevel e Méribel.
Da ninja della neve a... pirata. Alex Vinatzer è pronto per la prima domenica della stagione di sci alpino a Sölden, in Austria.
Una pista che per l'azzurro, bronzo mondiale lo scorso febbraio nello slalom, finora non ha mai dato grosse soddisfazioni: una sola gara, nel 2021, senza accedere alla seconda manche del gigante.
Ma questo può essere un anno speciale, per l'altoatesino. Perché di obiettivi è meglio non fissarne, ma le speranze restano tante. Specie dopo il podio di Courchevel, con Milano Cortina 2026 sullo sfondo.
"Come sogni, sicuramente, come per tutti, credo sia l'oro Olimpico in casa", ha ammesso l'azzurro a Olympics.com in occasione del Media Day FISI. "Poi gli obiettivi, è sempre difficile da dire perché dipende da come va questa stagione e da come va a metà della prossima stagione".
Ma non c'è solo lo sci nella vita di Vinatzer, grande appassionato di anime tanto da gareggiare in passato con Naruto disegnato sul casco. Anche qui, però, qualcosa è cambiato: "Ora sono più amante di One Piece, aspetto di finire l'anime per vedere il film".
Il bronzo mondiale e il lavoro con la mental coach: cosa è cambiato in Alex Vinatzer
Per Vinatzer, la stagione passata si è chiusa con un bronzo nello slalom ai Mondiali di Courchevel 2023. Una medaglia che lo ha ripagato da un anno non proprio semplice.
"Non credo che la medaglia abbia cambiato più di tanto. Sicuramente come ogni anno si cerca di evolversi, di trovare cose nuove nella preparazione atletica. Ma quella quello c'è comunque al di fuori dei risultati".
Qualche novità, da quel punto di vista, c'è stata: "È stata fatta tanta preparazione atletica perché abbiamo sciato un po’ meno, siamo andati in Argentina dato che sui ghiacciai le condizioni non erano ottimali".
"Abbiamo cercato di lavorare con qualche macchinario nuovo, cercando di fare più attenzione al recupero: sonno, bagni freddi, nutrizione, integrazione... in generale, cercando di essere più in forma".
Ma il passo successivo, lo sciatore classe 1999, punta a farlo dal punto di vista mentale: "Sto lavorando con la mia mental coach - prosegue Vinatzer - è uno sviluppo continuo. Poi sicuramente ciò che cambia anche tanto è l'esperienza, ogni anno speri ti porti in una situazione migliore".
Le aspettative di Vinatzer per la nuova stagione di sci alpino
Migliorarsi, per Vinatzer, vuol dire non porsi obiettivi prima dell'inizio di ogni gara.
"Bisogna vedere, gara dopo gara, passo dopo passo. Non ha nessun senso pensare a qualcosa e poi perdersi tutto quello che c'è in mezzo".
Meglio non caricarsi troppo di aspettative. Anche perché, ogni piccolo risultato, può essere un mattoncino verso qualcosa di più grande. E in Coppa del mondo, dove manca sul podio dal dicembre 2020 (terzo nello slalom di Madonna di Campiglio), gli appuntamenti per dimostrare il suo valore non mancano.
Uno in particolare, lo ha già segnato sul calendario: "Credo che ad Adelboden sia sempre una delle gare dove vado bene", una tappa che lo attende nella prima settimana di gennaio.
Prima però ci sarà da pensare allo slalom gigante Sölden, dove il suo nome figura tra quelli degli otto italiani iscritti in start list, e chissà se "Vinnie", da fan di One Piece, non voglia fare il colpaccio da pirata...