Alberto Tomba scalpita per Milano Cortina 2026 e confessa il suo grande rammarico per Torino 2006

La leggenda dello sci italiano riflette su come è cambiato lo sport dai suoi tempi e spiega perché i prossimi Giochi Invernali in Italia saranno unici.

4 minDi Alessandro Poggi
Italian alpine skiing legend Alberto Tomba
(Carlos Alvarez/Getty Images for Laureus)

Descrivere Alberto Tomba come uno dei migliori sciatori alpini della storia è forse riduttivo. L'azzurro è stato probabilmente la prima star mondiale moderna di questo sport, elevandolo a livelli senza precedenti.

Dal 1985 al 1998, lo specialista di slalom e slalom gigante di San Lazzaro di Savena (Bologna) ha ottenuto 50 vittorie in Coppa del Mondo ed è attualmente quarto nella classifica maschile di tutti i tempi, dietro agli austriaci Hermann Maier (54) e Marcel Hirscher (67) e al grande svedese Ingemar Stenmark (86).

Tomba ha sfondato a livello mondiale a 21 anni, vincendo due medaglie d'oro ai Giochi Olimpici Invernali di Calgary 1988.

L'evento fu così significativo che persino il Festival di Sanremo di quell'anno si fermò per trasmettere in diretta la sua seconda manche. "Le Olimpiadi vengono seguite in tutto il mondo da miliardi di persone, è un evento unico. Ho avuto la fortuna che si sono collegati con l'Italia e l'orario combaciava. Erano gli anni d'oro di Sanremo...", ha ricordato sorridente in un'intervista esclusiva durante i Laureus World Sport Awards a Madrid, in Spagna, lo scorso aprile.

"La Bomba", come veniva soprannominato, ha tenuto incollati alla TV milioni di tifose e tifosi italiani per anni.

Aggiunse altre tre medaglie Olimpiche (un oro e due argenti) ai successivi Giochi Olimpici Invernali di Albertville 1992 e Lillehammer 1994, e due titoli mondiali in Sierra Nevada 1996.

E a 26 anni dal suo ritiro, i suoi successi sono celebrati ancora oggi: “Ho ricevuto tanto affetto, mi rendo conto adesso in certi ambienti che c'è molto calore. Quindi, grazie per il supporto e per il tifo di tutti questi anni. E forse ho il rimpianto di aver smesso da giovane, a trentuno anni. L'ultima gara, l'ultima vittoria, è stata bellissima, Crans Montana 1998”.

Lo sport è cambiato molto dall'ultima volta che ha gareggiato: “Altri tempi, come quelli di (Ingemar) Stenmark e Gustavo Thoeni, i miei e di (Hermann) Maier e (Marcel) Hirscher, fino ad arrivare ad oggi con (Marco) Odermatt e (Mikaela) Shiffrin. È cambiato tutto, dai materiali agli avversari. Io avevo molta concorrenza; se ricordate, ogni anno avevo dieci avversari fortissimi".

Alberto Tomba: "Ho il rimpianto di aver smesso da giovane..."

Shiffrin è ormai considerata l'immagine dello sci alpino. Dopo aver battuto il record assoluto di vittorie in Coppa del Mondo di Stenmark, ora è sulla buona strada per raggiungere il traguardo delle 100 vittorie in Coppa del Mondo.

"Complimenti a lei. Lei è 'speciale' in slalom e gigante. Fare discesa libera quando si è stanchi fisicamente è un rischio. Ha avuto un infortunio, si è fermata e largo a Lara Gut (Behrami) nella Coppa del Mondo generale. Questo è lo sci".

"Io ho il rimpianto di avere smesso, perché quelle 50 vittorie avrebbero potuto essere molte di più. Ero molto stanco e stressato, la situazione in Italia era diversa da altre nazioni".

Tomba: Forza Milano Cortina 2026!

Torino 2006 è stata l'ultima volta che l'Italia ha ospitato un evento Olimpico e Tomba, dopo aver promosso il successo della candidatura della città piemontese, ha portato la fiaccola allo Stadio Olimpico durante la Cerimonia di Apertura. "Mi rammarico di non aver corso a Torino nel 2006 a 39 anni. Vediamo se c'è, speriamo, un italiano col tricolore che vince in casa", ha ammesso.

Il 57enne guarda anche ai prossimi Giochi Olimpici Invernali, Milano Cortina 2026, che si svolgeranno in luoghi familiari. “A Bormio, le discipline maschili; a Livigno, freestyle e snowboard; in Trentino, in Val di Fiemme, lo sci nordico, cioè il fondo e il salto con gli sci; e a Cortina, le gare femminili. Manca veramente poco e, come dico sempre, l'unione fa la forza. La pista di bob è stata finalmente decisa a Cortina. Dai, perché dalle Olimpiadi Invernali di Cortina 1956 questi 70 anni sono volati”.

Ha concluso con un messaggio di incoraggiamento. “In bocca al lupo a tutti voi. Mi raccomando, volontari e organizzatori, ci vediamo presto. Mi raccomando, eh? Dai eh, che le prossime Olimpiadi saranno quelle belle".

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